Nell’articolo precedente ti ho parlato del blog: che cos’è, le sue caratteristiche, a cosa serve.
Ci soffermiamo stavolta su un aspetto in particolare, ossia la struttura, la sua organizzazione e lo facciamo in compagnia di Marianna Brogi, stratega digitale.
Gli argomenti di questa chiaccherata
Ciao Marianna, grazie innanzitutto di essere qui e benvenuta in questo spazio.
Oggi con te vorrei parlare di categorie e tag di un blog.
Partiamo proprio da qui:
Cosa sono categorie e tag?
“Ciao e grazie a te. Parlo sempre volentieri di Blog. Ma andiamo al sodo. Categorie e tag sono etichette che noi applichiamo ai nostri contenuti per classificarli e organizzarli all’interno del nostro blog appunto. La disciplina che si occupa di questo tipo di classificazione è detta tassonomia e aiuta a comunicare a Google di cosa si occupa il blog, facilitandolo nell’individuazione e nella ricerca dei miei contenuti.”
Che differenza c’è tra categorie e tag?
La differenza principale è questa: la categoria è un macrocontenitore, un macroargomento, mentre il tag, che può essere trasversale a più categorie, serve a definire in dettaglio ciò di cui stiamo parlando in quel post.
Facciamo un esempio pratico. Diciamo che il mio blog si occupa di ricette. Le mie categorie potrebbe essere: antipasti, primi piatti, secondi piatti, contorni, dessert.
Come tag potrei invece utilizzare gli ingredienti delle ricette. In questo caso, melanzane sarà un tag che potrebbe comparire sia in antipasti che in primi e secondi piatti.
Quante categorie e quanti tag bisognerebbe avere?
Ogni blog è a sé e non esiste un numero che vada bene sempre.
Per le categorie io consiglio di non superare le 4-5.
Per quanto riguarda i tag invece potremmo essere portati a crearne in abbondanza. Però, se ci ragioni, non è molto logico avere tag che ricorrono solo in 1 o 2 articoli. Semplificare aiuterà te nella produzione dei testi e i tuoi utenti nella fruizione dei contenuti.
Quando occorre scegliere categorie e tag?
La cosa migliore sarebbe progettare categorie e tag in fase iniziale di costruzione del blog, prima ancora di cominciare a scrivere i post.
Questo aiuta anche a definire gli argomenti da trattare e non costringe a rivedere i contenuti con un blog già avviato.
Ciò non significa che non si possa fare anche in un secondo momento, ma occorrerà porre attenzione a non cancellare categorie e tag prima di averli reindirizzati verso le nostre nuove etichette. Senza reindirizzamento infatti la ricerca su Google potrebbe avere come risultato una terribile pagina 404, con il rischio di perdere il traffico che quel contenuto – categoria o tag – portava al nostro blog.
Ha senso utilizzare le keyword per la definizione di categorie e tag?
Assolutamente sì. Una volta individuate le macro aree degli argomenti di cui vogliamo scrivere, si possono utilizzare diversi strumenti per la ricerca delle parole chiave:
- primo fra tutti la barra di ricerca di Google
- per il blog va benissimo anche Answer the public
Visto che, come abbiamo detto prima, anche categorie e tag possono posizionarsi su Google, perché non utilizzare il termine più cercato per definire le nostre etichette?
Ricordiamo poi che per ogni categoria e tag, se il blog è costruito con WordPress , viene creata in automatico una pagina di archivio, che raccoglie tutti i contenuti classificati secondo quel particolare argomento.
Grazie a Marianna per il tuo intervento.
Se stai pensando di aprire un blog, quindi studia prima la struttura che vuoi dargli, definisci i tuoi marcoargomenti, sempre tenendo presente il tuo target e le ricerche che i tuoi utenti fanno su Google.
Se hai bisogno di aiuto, Marianna ha creato un servizio ad hoc, CreaPiano Blog, e insieme possiamo dare vita al tuo blog.
A presto